cajon o non cajon? io mi faccio un cajon

Un articolo intitolato così può far pensare a qualunque cosa tranne a uno strumento musicale…

Che cosa è un cajon? Rendendo la definizione il più semplice possibile potrei dire:

“è quella scatola di legno su cui si siedono i musicisti che suonano il flamenco e su cui ci tamburellano”…

se qualche musicista che suona il cajon mi sta leggendo… TI CHIEDO SCUSA!!!

Il cajon è uno strumento percussivo che è in grado di generare una moltitudine di timbri diversi (a seconda di chi lo suona e della sua bravura) e che viene utilizzato per dare la cadenza ai pezzi musicali.

Solitamente lo si vede suonare soprattutto nelle ensemble acustiche in sostituzione della batteria in quanto ha, tra i suoi suoni, un suono molto “grave” che può essere utilizzato come una cassa di batteria.

Di seguito vi copio e incollo la definizione di wikipedia:

Cajón

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

(Reindirizzamento da Cajon)

 

Il cajón è uno strumento musicale da annoverare tra le percussioni. Ha origine in Perù. La sua forma è identificata dal nome stesso: cajón = cassetta. Ha infatti la forma di un parallelepipedo di circa mezzo metro di altezza per trenta centimetri di larghezza e profondità e un peso di circa quattro chili.

Viene suonato percuotendo, principalmente con le mani, la faccia frontale chiamata Tapa.

Indice

Storia e origini

I primi prototipi di cajón furono costruiti in Perù intorno al XVIII secolo. Erano delle scatole usate per lo stoccaggio della frutta, che la gente modificò e cominciò a suonare, data la difficoltà di reperire strumenti musicali.

Nel 1901 a Cuba, in seguito all’emanazione di una legge che proibiva l’uso dei tamburi, i musicisti cubani importarono il cajon per usarlo in sostituzione agli strumenti proibiti.

Quando Rubem Dantas e Manuel Soler, percussionisti della band di Paco De Lucia, inserirono il cajon nel loro set di percussioni, questo versatile strumento, cominciò ad essere conosciuto in tutto il mondo. Dopo l’uscita dell’ album di Paco De Lucia “Solo Quiero Caminar” del 1981, il cajon divenne indispensabile per suonare il flamenco.

Percussionisti quali Alex Acuna, Antonio Carmona, David Kuckhermann, Mario Cortez, Patrizio Migliarini, Nina Rodriguez e Stephan Maass hanno contribuito ad aumentare popolarità di questo strumento proponendolo nelle varianti acustiche del jazz, rock e pop.

Materiali e tipi di cajon

Il materiale usato per la sua costruzione è il legno; nella tradizione peruviana si usano legni di mogano o di cedro.

La maggior parte dei cajón oggi in commercio sono costruiti per lo più in betulla, acero, frassino o faggio. La parte battente, quella percossa dal suonatore, è normalmente più sottile rispetto alle altre facce del parallelepipedo. Il lato opposto a quello battente normalmente presenta un foro di uscita per il suono, ma tra i cajón moderni troviamo numerose varianti, come ad esempio i modelli a buca anteriore o laterale.

Cajón a buca anteriore

Si distinguono tre grosse famiglie dello strumento: il cajón tradizionale o peruviano, costituito dalla sola struttura in legno, il cajón flamenco, una evoluzione di origine spagnola che aggiunge all’interno una cordiera costituita da corde di chitarra e sonagli per variarne il timbro e lo snare cajòn in cui viene montata una cordiera di rullante.

Nello snare cajòn, la cordiera di rullante può essere inserita, esternamente o internamente.

Nel montaggio esterno, la cordiera viene montata su una struttura in legno disgiunta ed attaccata poi alla Tapa tramite velcro (brevetto registrato dal percussionista Guglielmo Eboli per il Gunja Cajon).

Nel montaggio interno troviamo tre soluzioni:

tagliata e poggiata sulla tapa intera posizionata verticalmente intera posizionata orizzontalmente

Ognuna di queste soluzioni ha dei pro e dei contro. Tuttavia l’ultima opzione è preferibile perché è quella che si avvicina di più al meccanismo del rullante. Una cordiera intera montata internamente al cajón, infatti, può essere posizionata nella parte alta del cajón, che è quella in cui si ottengono i suoni più acuti e simili al rullante. In questo modo, quando si colpisce la cassa la cordiera non entra in risonanza, ottenendo così, un suono di cassa più definito. Inoltre, con questo sistema si può regolare la tensione della cordiera e la sua pressione sulla Tapa, come in un rullante vero e proprio.

Varianti di utilizzo del cajón

Progetto pedale per Cajón brevetto Ovidio Venturoso

Prototipo pedale per Cajón realizzato da Ovidio Venturoso

Oltre al normale utilizzo, il cajón, nel tempo ha subito varie influenze riguardanti il modo di essere suonato.

Data la sua espansione a livello mondiale non solo i percussionisti, ma anche altri musicisti e soprattutto i batteristi si sono avvicinati all’utilizzo dello strumento. Questo ha fatto sì che lo strumento venisse suonato anche con altri tipi di battenti soprattutto spazzole metalliche o di plastica (le stesse che si usano sulla batteria), ampliandone ulteriormente la gamma sonora e lasciando spazio allo svilupparsi di nuove tecniche tra le quali per esempio la Pen Technique o Tecnica della Penna, sviluppata da Patrizio Migliarini, che permette al musicista di suonare ritmiche jazz e funky con una completezza e ricchezza dinamica vicina a quella di una batteria.

Un altro modo di suonarlo è tramite l’utilizzo di un comune pedale per batteria, trasformando il Cajón in percussione indiretta, questo permette di percuoterlo come una vera e propria grancassa a pedale, limitando però la posizione tradizionale.

Esempio di setup percussioni, batteria col Cajòn pedal che funge da grancassa

Attraverso questo modello sono ampliate le possibilità espressive del musicista che utilizza il Cajón, il quale potrà sfruttare mani e piedi. Inoltre, lasciando spazio ad un utilizzo classico delle mani, il Cajón viene impiegato in set alternativi di strumenti a percussione.

I Boyce Avenue, gruppo rock acustico americano, utilizzano il Cajón in alcune delle loro cover: “Here Without You” dei 3 Doors Down e “Just Can’t Get Enough” dei Black Eyed Peas. Allo stesso modo, il Cajón viene utilizzato da Tommy Portimo, batterista dei Sonata Arctica, nella parte acustica del live DVD Live in Finland.

Diciamo che la idea di autocostruirmelo mi è venuta dopo aver letto un po’ di informazioni in rete ed essermi informato su dove andare a recperare i materiali… Vi allego qualche foto della realizzazione:

La cosa che mi ha reso più felice è stata portare il Cajon appena finito in sala prove e provare a suonarlo insieme ai miei amici, sia senza microfono che con il microfono si sente una ottima pasta nel suono con una buona dose di basse e un ottima quantità di alti e di suono metallico. Sono molto soddisfatto del risultato.

 

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